Proseguiamo descrivendo la costruzione degli acquedotti romani,una delle opere più maestose e di maggiore utilità.Gli acquedotti venivano maggiormente utilizzati per la distribuzione delle acque in ogni punto delle città.
ne furono costruiti 11 e sono raccolti nella tabella sottostante..
Acquedotto | Acquedotto parziale | Curator | Anno di costruzione | Portata giornaliera alla sorgente | Lunghezza |
---|---|---|---|---|---|
Aqua Appia | Appio Claudio | 312 a.C. | 841 quinarie - 34.000 mc 1.825 quinarie - 75.000 mc | 11.190 passi | |
Anio Vetus | Manio Curio Dentato | 272 - 270 a.C. | 2.362 quinarie | 43.000 passi | |
Aqua Marcia | Quinto Marcio | 145 a.C. | 4600 187.000 mc | 61.710 passi | |
Aqua Tepula | 125 a.C. | 16.000 - 18.000 mc | |||
Aqua Iulia | Agrippa | 33 a.C. | 48.000 - 50.000 mc | 15.426 passi | |
Specus Octavianus | Agrippa | ||||
Aqua Virgo | Agrippa | 19 a.C. | 100.000 - 103.000 mc | 14.105 passi | |
Aqua Appia Augusta (Appia) | Agrippa | 11 - 4 a.C. | 984 quinarie | ||
Aqua Marcia Augusta (Marcia) | Agrippa | 11 - 4 a.C. | |||
Rivus Herculaneus | |||||
Aqua Alsietina | 2 a.C. | 16.000 mc | 22.172 passi | ||
Anio Novus | 38 - 52 d.C. | 190.000 mc | 58.700 passi | ||
Aqua Claudia | 38 - 52 d.C. | 184.000 - 196.000 mc | 46.606 passi | ||
Arcus Neronis (Claudia) | |||||
Aqua Domitiana (Claudia) | Frontino ? | Tra 81 d.C. e 92 d.C. | |||
Aqua Traiana | 109 d.C. | 118.000 mc | 32 km | ||
Aqua Marcia Antoniniana (Marcia) | 212 - 213 d.C. | ||||
Aqua Alexandrina | 226 d.C. | 22.000 mc | 24 km |
Il condotto dell'acquedotto romano era costruito in lieve costante pendenza
(circa un metro di dislivello per ogni chilometro) in modo da sfruttare la
forza di gravità per far scorrere l'acqua a pelo libero dalla sorgente al luogo
di distribuzione; quindi era necessario che le sorgenti si trovassero ad un
livello sul mare superiore di quello in cui l'acqua era prelevata per essere
consumata; il suo percorso risultava piuttosto tortuoso dovendo seguire
l'orografia del terreno in modo da mantenere la giusta quota e velocità per il
flusso d'acqua e non perdere altezza in quanto più il castello terminale era
alto e maggiore era l'area servita.
- Speco Sotterraneo - normalmente la maggior parte del percorso di tutti gli acquedotti procedeva sottoterra; se le gallerie venivano scavate direttamente nel tufo questo veniva poi semplicemente ricoperto di signino per rendere le pareti impermeabili; se il condotto procedeva dove il terreno era incoerente veniva realizzata una parete in opera quadrata o opera reticolata oppure in opera laterizia a seconda del periodo con copertura a doppio spiovente o piana nei più antichi (anio vecchio, appio) o copertura a volta.
- Sostruzione - struttura muraria continua utilizzata quando lo speco rimaneva al di sopra del livello del terreno ma non sufficientemente alto da poter realizzare le arcate
- Su arcate - utilizzate quando lo speco era ad almeno un paio di metri dal suolo; per la realizzazione degli archi nell'epoca Repubblicana veniva utilizzata l'opera quadrata; successivamente, nel corso del periodo Imperiale, si preferì l'utilizzo dell'opera laterizia e le arcate in opera quadrata venivano consolidate utilizzando una incamiciatura in opera laterizia.
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