lunedì 29 aprile 2013

La Grande Roma : le tecniche

Le opere romane  vennero costruite tramite varie tecniche evolute nel tempo per la costruzione di muri o sostegni vari,qui di seguito li analizziamo più nel dettaglio;


  • OPUS CRATICIUM : le mura delle abitazioni , inizialmente , erano realizzate a secco , ovvero senza utilizzare malte leganti ma solo con legno e pietrame con argilla che fungeva da legante.
  • OPUS QUADRATUM : consisteva di grossi blocchi di tufo squadrati disposti a secco dapprima su semplici file sfalsate e utilizzando blocchi non troppo omogenei,in seguito affinando la tecnica di taglio dei blocchi e ponendoli in opera anche alternando ai blocchi di taglio dei blocchi disposti di testa ad attraversare il muro.Per aumentare la stabilità potevano essere utilizzate staffe di ferro fissate con piombo fuso. 
  • OPUS CAEMENTICIUM : introduzione del cemento,composto da malta mescolato con pietre grezze e schegge di pietre come il travertino o tufo,schegge di selce ma anche pezzi di mattoni e tegole rotte.Questo materiale rivoluzionò il modo di costruire nell'antichità perché consentiva la realizzazione di grossi edifici ed opere pubbliche in tempi brevi ed utilizzando un materiale di facile reperibilità,trasporto e utilizzo.L' Opus Caementicium veniva utilizzati in due modi :     
  1. rivestita con un altra pietra o mattoni ;
  2. rivestita o meno con intonaco  ;
  • OPUS RETICOLATUM : consisteva nel realizzare un'opera cementizia la cui superficie veniva rivestita da tufelli, che consistevano in blocchetti di pietra a forma piramidale tronca e a base quadrata che rimanevano infissi nel cemento ancora fresco dal lato della cima tronca e disposti in posizione diagonale , ottenendo così il caratteristico motivo ornamentale  reticolato.scriveva  Vitruvio  " [...]L'opera reticolata è la più elegante ma la sua costruzione tende a fendersi facilmente, perché il letto delle giunture è  instabile[...]
  • OPUS INCERTUM : disposizione più accurata delle pietre sulla superficie a vista del muro incementato,facendo in modo che la loro superficie visibile fosse il più possibile piana.
  • OPUS MIXTUM : con la diffusione del mattone cotto in fornace si perfezionò l'opera reticolata utilizzando fasce orizzontali di mattoni alternate a tratti in opera reticolata; questo irrobustiva la struttura e superava il problema delle fenditure oblique  come scritto da Vitruvio.
  • OPUS LATERICIUM : consisteva in mattoni di argilla cotti al sole o in fornace.Ancora Vitruvio nel De Architectura scrive che i mattoni dovevano essere prodotti in primavera o in autunno affinché si asciugassero con la giusta velocità;asciugando troppo in fretta si creerebbe un differenziale di umidità tra la superficie e l'interno  che porterebbe alla rottura del mattone;inoltre asciugando diminuiscono il volume e necessitano quindi di una stagionatura di 2 anni.Il laterizio poteva essere successivamente intonacato o ricoperto con stucchi e marmi.

  

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